LA MIA SVEZIA – VITANTONIO DELL’ORTO

Non ho mai incontrato personalmente Vitantonio Dell’Orto, ma ho imparato a conoscerlo attraverso lunghe conversazioni tramite email e le sue foto, apprezzandone il rigore e l’onestà intellettuale, un’invidiabile competenza tecnica ed un’autentica passione per la natura, che lo ha portato a lasciare la superaffollata pianura padana in favore degli spazi del Grande Nord, da dove condivide, attraverso contatti personali ed uno splendido sito web regolarmente aggiornato, foto e resoconti dei suoi incontri con la flora, la fauna, i paesaggi ed i fenomeni naturali.

Vitantonio Dell’Orto ha collezionato prestigiosi premi e riconoscimenti come fotografo e giornalista, ed è con molta perplessità che ho accettato l’invito a presentare la sua ultima opera perché, preparato ad incantarmi di fronte agli spettacoli dei climi nordici, mi sono trovato di fronte non ad un libro di foto ma ad un racconto ben scritto ed avvincente, al cui confronto ogni commento mi pareva inadeguato. La sola affermazione che mi sento di fare è che il suo libro non mancherà di far sognare chiunque si accosti alla natura con un minimo di sensibilità. Per il resto non posso che lasciare a lui la parola anticipando ciò che scoprirete nel suo libro:

Ho privilegiato gli eventi e la possibilità di narrarli, rispetto alla mera bellezza di immagini fini a se stesse. Non per niente è la “mia” Svezia. Non è quindi una galleria, non una semplice collezione di greatest hits. Qualche topos della natura nordica è assente: niente orsi, lupi, linci, ad esempio, nonostante essi siano presenti poco fuori dalla porta di casa. Fotografarli in libertà significa dedicarvicisi interamente, e io non ho mai abbracciato in modo assoluto un singolo ambito della foto di natura: non avrei potuto viverla in tutti i suoi aspetti. Sono e resto un fotografo a tutto tondo; da un lato è un limite, perché è lo specialista ad ottenere il massimo in un argomento. Io, tuttavia, non vivo la fotografia con questa ambizione, ed apprezzare l’unità del tutto e poterla narrare sono diventati col tempo i fondamenti della mia specificità di autore.

Romano Sansone © 01/2011
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Il nuovo libro è il primo della neonata collana “iMaxi-Fotodiari Verdi” (Pubblinova Edizioni Negri), collana che intende ospitare diari fotografici di viaggi, di un periodo fotografico, di singoli eventi naturalistici o diari di un’intera esistenza trascorsa a contatto della natura.
Il libro è suddiviso in 16 Storie, ognuna introdotta da un testo che descrive l’evento trattato in modo autobiografico, per un totale di 216 pagine e 182 fotografie, in buona parte di grande formato; attraverso di esse l’autore cerca di raccontare per immagini alcune vicende della sua esperienza svedese, testimoniare suggestioni di un luogo o di un momento speciale, ricordare incontri con animali e tutto quanto fa “diario”. Ogni Storia è separata dalla successiva da un Frammento, una doppia pagina dedicata ad una singola immagine autonoma che testimoni di una località, una creatura o una sensazione che non trovano spazio in una delle Storie.

“Uno scenario che ho visto sfilare davanti agli occhi decine di volte, ma ho dovuto attendere anni prima di incrociare una situazione sobria ed equilibrata al punto da essere traducibile in uno scatto degno”.

Una civetta capogrosso fa capolino da un vecchio buco di picchio nero che usa come nido.

Raukar di Gotland. “Cammino rapito, il capo verso l’alto, i piedi che inciampano sui sassi, negli scogli, nell’acqua. Rari sono i luoghi naturali che scuotono l’animo con tale potenza; i miei li conto sulle dita delle mani, e nessuno di questi lo fa attraverso le proporzioni discrete e raccolte di questi défilé di guglie fossili, sculture naturali per le quali scambio volentieri tutte le Stonehenge, le Carnac, menhir e pietre runiche del mondo.” 

Femmina di edredone con un pulcino nato da poco.

Veduta invernale del monte Städjan.

“Ho visto le albe su Hornborga, nell’ora in cui volano le gru. Sono loro a portare in Svezia la notizia che la primavera è arrivata. Ho visto le albe di sole gelido, quando il respiro vola in controluce ad unirsi alla foschia che sale dai campi. Le gru sono silhouette soffici di vapore, prima affondate nel rosa, poi nel giallo, e infine nel cielo blu del giorno ormai adulto.” 

Il libro
LA MIA SVEZIA
Storie di un fotografo italiano al Nord
Pubblinova Edizioni Negri
Postfazione di Hans Strand.
216 pagine; 182 foto a col./BN.
Edizione bilingue, italiano e inglese.
Formato 30×30 cm, rilegato, copertina rigida, sovraccoperta.
Prezzo: € 49,00
ISBN 88-86227-64-7