GLI AMICI DI CAMPAGNA. TRADIZIONI CHE SCOMPAIONO
E’ il nome di una piccola trattoria in un minuscolo paesino, giusto una strada sulla dorsale della collina. Conosco il proprietario, Tonino, da una trentina d’anni. Siamo praticamente invecchiati insieme.
Lì ho sempre passato delle ottime serate con gli amici e con la mia famiglia, mangiando degli ottimi arrosticini, pasta alla mugnaia e pecorino, rigorosamente fatti in casa dalla moglie.
Il sugo della mugnaia è diverso e più saporito della media – “E’ perché ci metto un sacco di carne di tutti i tipi”, mi confida Tonino. Il vino è uno schietto Montepulciano prodotto da un amico contadino, nero come la pece e fortissimo: è indispensabile allungarlo con la gassosa.
E’ bello arrivare alla trattoria nel pomeriggio inoltrato e godersi il tramonto dalle vetrate o, nella bella stagione, cenando fuori al terrazzo con vista sulle colline.
Purtroppo, ho avuto la brutta notizia che a settembre “Gli amici di campagna” chiuderanno: Tonino e la moglie non ce la fanno più fisicamente (lui zoppica leggermente mentre serve ai tavoli, ma lo nega con decisione) e sono schiacciati dal fisco che, anziché aiutare ed agevolare chi guadagna poco, gli dà del bugiardo e lo costringe a chiudere.
Come se non si sapesse chi guadagna e chi no, ma è sempre più facile accanirsi sui più deboli.
Nonostante tutto, però, sorridono con la consueta cordialità ed una pacata rassegnatezza.
Sono gente di paese abituata a lavorare ed a convivere con la natura: c’è un tempo per tutte le cose ed ora è tempo di smettere.
Rino Giardiello © 06/2013
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Gli Amici di Campagna, Villa Santa Maria di Spoltore a 15-20 minuti da Pescara.