ASPARAGI, SEMPLICEMENTE SQUISITI, MA FANNO DAVVERO MALE?

Sin da bambino, mentre gustavo gli asparagi in famiglia, mia madre lanciava il terribile avvertimento “Non mangiarne troppi che ti fanno male!” e, in effetti, a giudicare dal cattivo odore della mia urina, non potevo fare a meno di pensare ai devastanti effetti degli asparagi all’interno del mio corpo.

Gli asparagi sono continuati a piacermi anche da adulto e ne ho mangiati tantissimi in tutti i modi, purtroppo sentendomi sempre un po’ in colpa per i danni che stavo arrecando ai miei reni, ma – fortunatamente – le cose non stanno così.

I problemi, se vogliamo,  sono la conseguenza dei pregi: gli asparagi riducono il ristagno dei liquidi, hanno un effetto diuretico e originano acido urico. L’effetto diuretico e la presenza di acido ossalico possono risultare irritanti per i reni, quindi gli asparagi sono sconsigliati a chi soffre di gotta, insufficienza renale ed ha problemi alle vie urinarie. Per tutti gli altri non ci sono controindicazioni salvo il solito consiglio di non esagerare. Gli asparagi contengono l’asparagina, la sostanza che conferisce all’urina il tipico odore sgradevole. Però l’odore è anche un perfetto test dell’efficienza dei nostri reni: se si sente dopo pochi minuti, significano che funzionano alla perfezione! L’asparagina, a dispetto del suo cattivo odore, non è tossica, ed è un amminoacido fondamentale per l’organismo.

Asparagi2Abbiamo parlato dei problemi, ma i pregi, se non si ricade nei casi elencati, sono tanti. Sin dall’antichità gli asparagi sono stati ritenuti ricchi di sostanze energetiche e dei potenti afrodisiaci. Ci sono asparagi di diversi colori (bianchi,  verdi e violetti), ma le qualità sono le stesse: sono poco calorici (come del resto la maggior parte dei vegetali), hanno molta fibra che non guasta mai, contengono carotenoidi, vitamina A, B, C e E, sali minerali (in particolare calcio, fosforo e potassio) e acido folico.

I carotenoidi hanno un’azione antiossidante e protettiva della pelle e delle mucose, stimolano il funzionamento del fegato. L’acido folico aiuta la moltiplicazione delle cellule dell’organismo e la sintesi di nuove proteine.

Gli asparagi sono depurativi e dei potenti diuretici, eliminano il ristagno dei liquidi e quindi indirettamente riducono la cellulite. Grazie alla maggiore diuresi, migliorano le funzioni renali e si eliminano i sedimenti. Questa azione disintossicante sembra che possa svolgere anche un’azione antidepressiva e fare bene alla prostata.

Asparagi1

La raccolta degli asparagi inizia a gennaio, ma il loro periodo migliore è la primavera, periodo in cui si trovano facilmente nei supermercati ad un prezzo più “popolare”. Scegliete sempre quelli le cui cime sono chiuse e lasciateli perdere se sono secchi ed ingialliti. Il gambo non deve essere legnoso ed è meglio se gli asparagi di un mazzetto sono più o meno tutti della stessa lunghezza e spessore. Non si devono piegare ma spezzare. Controllare sempre che quelli più all’interno del mazzetto siano in buona salute, non stiano andando a male e non ci siano inizi di muffa.

Gli asparagi sono ottimi cucinati in tutti i modi, ma per non perdere tutte le buone sostanze è bene mangiarli crudi o cotti al vapore.

Rino Giardiello © 06/2016
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